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Bisogna saper ascoltare

Il rapporto con il cliente è vincente se concilia creatività e capacità d’ascolto. La prima va assecondata senza lasciarsene travolgere. “Sono i dettagli a fare la differenza, a dare personalità. Abbiamo a che fare con un negozio ‘problematico’, il cui lay-out è sempre fortemente condizionato dal peso numerico dell’assortimento; è anche vero però che, una volta messe ben a fuoco certe dinamiche, si realizzano progetti splendidi. Penso a quelli più recenti. In un negozio di Altamura, ad esempio, 4 porte scorrevoli di oltre 3 metri e in cristallo acidato dividono la profumeria dall'ingrosso. Ecco, per arricchirle abbiamo pensato a fiori giganti che escono dalla cornice. Al posto dei soliti visual abbiamo poi appeso 5 quadri affrescati, ognuno raffigurante un cielo diverso. Il negozio forse più d’impatto appartiene a un mio cliente croato, titolare di numerose profumerie; in posizione strategica abbiamo collocato un’enorme testa, alta 3 metri, di Nefertiti. L’idea mi è venuta estemporaneamente ed è subito piaciuta. In generale, riponiamo molta attenzione al contenuto scenografico delle nostre profumerie, senza che questo vada però a discapito della funzionalità. Tra i miei collaboratori c’è anche una scenografa”. La capacità d’ascolto, che solo una spiccata sensibilità e un forte bagaglio professionale possono alimentare, consente di conciliare richieste/esigenze del cliente e creatività del designer. “Tutto sta nel capire al volo chi ci sta di fronte, facendosi un’idea precisa del bacino d’utenza del negozio (zona in cui gravita, clientela che si vuole andare a colpire ecc.) e della sua eventuale storia. Recentemente ho lavorato al negozio di una coppia di giovani imprenditori al loro debutto in profumeria. I visual – che tendo, ove possibile a eliminare - sono stati sostituiti con decorazioni prese da tapezzerie orientali e altre originali anni ’70.  Il risultato finale è stato di grande effetto. In questo caso, ci siamo spinti un po’ più in là, ma si poteva fare: erano ragazzi giovani, con un certo gusto estroso. Chiaro è che di fronte a un cliente che ha esigenze di altra natura, il discorso cambia. Tra i migliori, un profumiere napoletano, un negozio  già ‘archiviato’ con il nostro Studio e un terzo da innaugurare, che negli incontri preliminari per questo terzo progetto mi ha detto: pensa a qualcosa di classico, stile ‘pantalone grigio-giacca blu’. Più chiaro di così! Il negozio è molto chic: dominano il nero e l’avorio, intervallati da elementi classici estremamente raffinati, le lesene.

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